Al Piemonte e all'Italia il nucleare non serve!: Tutti a Trino per dire forte che... AL PIEMONTE E AL NOSTRO PAESE IL NUCLEARE NON SERVE!

Tutti a Trino per dire forte che... AL PIEMONTE E AL NOSTRO PAESE IL NUCLEARE NON SERVE!

Venerdì 19 marzo 2010 "Sinistra Ecologia Libertà - Con Vendola" organizza un'assemblea pubblica regionale a Trino Vercellese (sala auditorium "Famiglia Tricerri" c/o istituto comprensivo, via Vittime di Bologna 4) contro il ritorno all'energia nucleare e per l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.

Questo il programma (inizio ore 14,30 circa):
Introduzione di Gianni MATTIOLI, segreteria nazionale "Sinistra Ecologia Libertà";
Interventi di:
- prof. Angelo TARTAGLIA, fisico del Politecnico di Torino;
- Fausto COGNASSO, comitato anti-nucleare;
- Grazia FRANCESCATO, comitato scientifico "Sinistra Ecologia Libertà"

Saluto di Mercedes BRESSO, candidata presidente Regione Piemonte

Sono pronta allo scontro istituzionale, per impedire la realizzazione di un sito nucleare in Piemonte. Il disegno di legge sullo Sviluppo, approvato lo scorso 14 maggio in Senato, attribuisce al Governo una delega in bianco sul nucleare, ma se l’intenzione è quella di scavalcare le competenze delle Regioni, sono pronta a percorrere ogni possibile strada per oppormi.
Non bastano le rassicurazioni del ministro Fitto «ogni decisione non sarà unilaterale ma concertata». L’energia atomica è una scelta sbagliata di sviluppo, perché blocca l’economia di un territorio, imponendo vincoli pesanti e irreversibili. La maggior parte delle amministrazioni regionali, anche nelle giunte di centro destra, Lombardia e Sardegna in testa, si è già detta contraria a un ritorno del nucleare in Italia. Ma il Governo, invece di decidere insieme alle Regioni, pare non voler ascoltare pareri contrari. È il modello meno federalista della storia, con buona pace della Lega, naturalmente.
Sono convinta che dalla crisi si esca investendo sulle energie alternative, non con il nucleare. Le risorse necessarie alla costruzione delle centrali ipotizzate dal Governo, darebbero una spinta decisiva all’Italia, se investite in altro modo. La vera rivoluzione è nelle fonti rinnovabili: ognuno di noi può diventare al tempio stesso produttore e consumatore di energia. Un modello decentrato di sviluppo, in grado di favorire realmente la crescita del territorio. È questa la strada da intraprendere, non puntare su una tecnologia pericolosa e già obsoleta, con il rischio, ancora una volta, di far pagare al Paese il debito di scelte scellerate.
(Mercedes Bresso, 19 maggio 2009 - Fonte: www.mercedesbresso.it)

E’ il tempo del “vorrei ma non posso” per gli esponenti del centrodestra, compattamente nuclearisti a Roma e ideatori, regione per regione, di un bizzarro ‘no’ al nucleare.E’ il tempo del “sono favorevole al nucleare, ma la mia regione ha già dato”: queste le frasi dei candidati di centrodestra dove Rocco Palese non tarda nell’accodarsi a Formigoni, Zaia e Brunetta: tutti ben felici della scelta del governo Berlusconi di tornare al nucleare, ma nessuno disposto ad accoglierlo nella propria terra. Tutti a beatificare le mirabolanti doti energetiche dell’atomo, salvo poi battere in ritirata se si tratta di accoglierlo e farlo digerire ai cittadini della propria terra.Si tratta di sindrome nimby? O siamo piuttosto di fronte a una mascherata carnevalesca, visto il periodo, per cui i candidati di centrodestra sono costretti a dire sì al Presidente del Consiglio, e a fare i dovuti distinguo e passi indietro nei propri territori, proprio in vista delle elezioni?Siamo di fronte al tentativo maldestro e malcelato di sottrarsi dalla responsabilità di una scelta scellerata, che continuo a definire anti-storica, anti-economica, pericolosa.Dicano la verità allora, facciano un atto di responsabilità, per una volta, nei confronti dei cittadini e siano onesti. Se gradiscono così tanto il nucleare, se sono così sicuri degli studi che snocciolano a memoria, siano capaci di difendere queste posizioni di fronte ai cittadini. Se invece non sono d’accordo, abbiano il coraggio di contraddire i loro capi.Il mio no al nucleare non vale solo per la Regione che governo da cinque anni. Noi non vogliamo il nucleare, ma non solo in Puglia. Il punto dirimente è l’idea di futuro. Noi immaginiamo un futuro di energie rinnovabili, pulite, una vera e propria rivoluzione verde che inizia nel privato.Immaginiamo un futuro pulito, con una nuova economia, senza l’incubo di scorie da smaltire per migliaia di anni.Immaginiamo un futuro che qui in Puglia abbiamo già iniziato a costruire che è lo stesso futuro che immaginiamo per tutta l’Italia.
(Nichi Vendola - Fonte: www.nichivendola.it)

Al Piemonte e all'Italia il nucleare non serve!

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SOLO energie pulite - NO al nucleare

Tutti a Trino!

Articoli sul tema - Link in rete

Mercedes Bresso

Nichi Vendola

Energia nucleare? No grazie!

Due minuti sul nucleare - Video di Mercedes Bresso

No al nucleare - Video di Nichi Vendola